Magna Roma, perché nel comune agricolo più grande d’Italia i mercati rionali stanno morendo?

Basta entrare durante la settimana in uno degli oltre 120 mercati rionali di Roma per capire che oggi le abitudini alimentari sono radicalmente cambiate.

Sempre meno persone, per lo più in età avanzata, si aggirano tra i pochi banchi aperti, dietro
i quali i venditori hanno un po’ perso l’abitudine di scaldare l’atmosfera con le loro voci.

Magna Roma come funziona?
Magna Roma e la crisi dei mercati rionali (TerraOnlus.it)

Negli ultimi decenni si è ridotto sensibilmente il numero di pasti consumati a casa, un fatto che ha rivoluzionato il modo di fare la spesa. L’interesse per la qualità e la filiera corta, sebbene
stia recuperando terreno, oggi orienta un numero ridotto di scelte di acquisto.

Nell’organizzazione quotidiana della propria vita, la grande maggioranza dei cittadini ha ridotto drasticamente il tempo dedicato all’approvvigionamento alimentare. La spesa è una pratica sbrigata in fretta a fine giornata o nel fine settimana, privilegiando il supermercato e i prodotti trasformati o confezionati, come dimostra la diffusione a macchia d’olio della cosiddetta “quarta gamma”.

I dati ci raccontano che il 70% degli acquisti alimentari oggi avviene nei punti vendita della Grande distribuzione organizzata (GDO), la cui forza ha progressivamente ridotto lo spazio dei canali alternativi. Così, il commercio alimentare al dettaglio ha dovuto trovare altre vie per sopravvivere: ne è un esempio il fiorire di piccoli esercizi gestiti da personale egiziano o bengalese, aperti tutti i giorni della settimana fino a notte.

Questi minimarket fanno degli orari non stop e dei prezzi stracciati (a fronte di una scarsa qualità del prodotto) il loro punto di forza. Una sicurezza per i molti cittadini romani che, uscendo dal lavoro, possono fermarsi lungo la strada e in pochi minuti acquistare frutta e verdura in attesa di fare la spesa nel week end.

Stretti nella morsa della GDO da un lato, dei dettaglianti sempre aperti dall’altro, i mercati di quartiere stanno soffocando.

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