Buste paga: in quali regioni italiane i lavoratori sono pagati di più? La classifica

Il report fornito da Cgia e basato sui dati dell’INPS permette di creare la classifica delle buste paga nelle Regioni italiane: dove si guadagna di più?

Datore paga il suo dipendente
Datore paga il suo dipendente (TerraOnlus.it)

Grazie ai dati raccolti dall’INPS e analizzati dalla Cgia è possibile osservare la classifica degli stipendi italiani nel settore privato. In quale Regione si guadagna di più? I dati da osservare sono tantissimi, e non sempre stipendi superiori sono equivalenti a una qualità di vita superiore. Questi, infatti, devono anche essere rapportati al costo della vita e alle tasse da pagare.

Comunque sia, un dato che emerge nell’immediato è relativo al tasso di retribuzione lorda pagato dagli imprenditori a Milano e provincia, il più alto in Italia, pari a 32.472 euro l’anno, praticamente circa 10 mila euro in più rispetto alla media nazionale. Altra città che fa registrare ottimi risultati è Bologna, dove si concentrano tante fabbriche e attività.

Stipendi dei dipendenti italiani nelle imprese private, quali sono le città e le Regioni dove si guadagna di più

Lavoratrice mostra busta paga
Lavoratrice mostra busta paga (TerraOnlus.it)

Le città che fanno registrare i guadagni più bassi sono Vibo Valentia, Trapani, Nuoro e Cosenza, con stipendi medi lordi inferiori ai 15 mila euro. Questa analisi conferma, per l’ennesima volta, il distacco che sussiste tra Nord e Sud e riguardante il tasso di produttività, la retribuzione media e il numero di giorni lavorati durante l’anno. In Nord Italia, infatti, si lavorano 38 giorni di più all’anno rispetto alle Regioni del Meridione.

Le città che fanno registrare più giornate lavorative in un anno sono Lecco, Vicenza, Biella e Padova. Cgia, per dare modo di aumentare gli stipendi dei lavoratori, propone il taglio della percentuale Irpef. Comunque sia, il report della Cgia di Mestre evidenzia quanto l’Italia si a spaccata a metà, con il Sud che resta indietro rispetto al Nord. Le differenze territoriali sono enormi e pesano sull’intera economia del Paese.

Milano è la città con gli stipendi lordi più elevati

Se Milano resta la città con gli stipendi medi più elevati, seguono quattro città dell’Emilia Romagna: Parma, Modena, Reggio Emilia e Bologna. In queste città, gli stipendi medi annui si aggirano sui 26 mila euro. I lavoratori dipendenti guadagnano grazie alla grande concentrazione di imprese e attività in questa area. Lavoro grigio: il prezzo occulto del cibo a basso costo.

L’Emilia Romagna è uno dei punti di riferimento dell’industria italiana, nella produzione del lusso, nel settore meccanico, nel settore agroalimentare e in quello biomedicale. Ultime in classifica le città del Sud, con Cosenza, Vibo Valentia, Trapani, Nuoro, con retribuzioni lorde medie che vanno dai 12.939 euro ai 14.365 euro, quindi circa 10 mila euro sotto la media nazionale. Bonus imprese, l’iniziativa in Italia che aiuterà tantissime aziende: come richiederlo.

Differenze di salario tra Nord e Sud Italia: cosa emerge dal report

Se i dipendenti delle imprese private del Nord portano a casa ogni giorno 101 euro lordi, al Sud sono 75 euro lordi. A incidere sulla differenza di stipendi tra Nord e Sud sono anche i giorni lavorati. Come accennato, al Nord si lavorano più giorni, in media 253 giorni contro i 225 del Mezzogiorno, dunque circa cinque settimane in più. Da cosa può dipendere questa differenza? Android, i nuovi aggiornamenti previsti per il mese di settembre: correggeranno un grave problema.

Al Sud è molto più diffusa l’economia sommersa, ossia i lavori in nero, che non consentono di conteggiare le ore lavorate irregolarmente. Inoltre, il Mezzogiorno vive maggiormente di turismo rispetto al Nord, dunque ci sono maggiori contratti stagionali, e quindi precari. Se Milano è la città con i maggiori guadagni per i dipendenti nel settore privato, la Lombardia ha i guadagni medi annui più elevati, 28.354 euro. La Calabria, invece, è la Regione con gli stipendi lordi più bassi, 14.960 euro.

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