Qual è la particolarità di questa scoperta, che presenta un dato impressionante. Fosse accaduto alla Terra, non saremmo qui a raccontarlo.
Il sistema di Giove è una delle zone del Sistema Solare che più desta curiosità agli scienziati. È così da diverso tempo, e possiamo dire che in realtà sia così da secoli. I quattro satelliti medicei (così chiamati da Galileo Galilei in onore di Cosimo de’ Medici, n.d.r.) Io, Europa, Callisto e Ganimede sono le quattro lune principali di quello che è il pianeta più grande di tutto il suddetto Sistema Solare.
Per il resto Giove ha altre decine e decine di satelliti, ma si tratta di piccoli corpi celesti, talmente tanto da non avere assunto la caratteristica forma sferica. Invece le quattro lune scoperte già da Galileo nel 1610 lo sono. In particolare Ganimede detiene il primato di luna più grande di tutto il Sistema Solare. È più grande anche di Mercurio, che è uno degli otto pianeti nostri “vicini di casa”.
Questi quattro corpi celesti possiedono tutti delle particolarità. Ad esempio Io è dotata di un sistema geologico particolarmente movimentato, dall’alto dei suoi oltre trecento vulcani attivi. Non c’è altro posto più scosso da eruzioni e terremoti.
Su Europa e Callisto invece c’è il forte sospetto che sussista la presenza di oceani salati sotterranei, sotto le loro superfici ghiacciate. Tutti e due hanno dei campi magnetici, ma con caratteristiche differenti. Quello di Europa è influenzato dal potentissimo campo magnetico di Giove per via della vicinanza. Callisto è più lontano ed il suo campo magnetico è più autonomo. E poi c’è Ganimede, sul conto del quale gli scienziati hanno confermato una scoperta emersa di recente.
Quanto è grande Ganimede?
Dati alla mano, Ganimede ha un diametro di 5262 km e supera così Mercurio di quasi 400 km. La scoperta di alcuni astronomi riguarda un impatto di considerevoli dimensioni che questo satellite ha avuto con un asteroide. Il tutto è stato datato a circa 4 miliardi di anni fa e la prova decisiva a testimonianza di ciò riguarda l’asse di rotazione della luna di Giove.
Impressionante è anche la stima delle dimensioni di questo “asteroide killer”, che sarebbe stato di ben 300 chilometri di diametro. Ovvero una ventina di volte più grande di quello che cadde nello Yucatan 65 milioni di anni fa provocando l’estinzione di massa dei dinosauri sulla Terra.
Lo studio in questione porta la firma degli accademici della Kobe University, in Giappone. E ha trovato pubblicazione sulla rivista specializzata di settore “Scientific Reports”. Le tracce circolari attualmente presenti sulla superficie di Ganimede ed osservate già una quarantina di anni fa non possono essere sorte in altro modo. La parte coinvolta è quella che non rivolge il proprio lato verso Giove.
Infatti Ganimede non ruota su sé stesso, e questa cosa avviene pure con la nostra Luna. Ciò ha luogo in quanto il periodo di rotazione coincide alla perfezione al periodo orbitale. L’impatto così forte ha alterato quindi la rotazione di Ganimede, con anche dei cambiamenti possibili nella sua struttura interna.