Nuove scoperte sull’Universo: potrebbe essere tutto il contrario di ciò che credevamo di sapere

Nuove scoperte sull’Universo: ecco che cos’hanno scoperto gli scienziati. Stando alle ultime, potrebbe essere tutto il contrario di ciò che credevamo di sapere.

Universo, cosa sappiamo oggi: gli scienziati sono preoccupati
La Terra, rappresentazione dallo spazio (terraonlus)

L’Universo è colmo di segreti e di misteri che probabilmente non scopriremo mai. A piccoli passi, ormai da qualche secolo, l’uomo sta lentamente scoprendo alcune delle innumerevoli caratteristiche che contraddistinguono lo spazio profondo. Ormai da diversi anni stiamo scoprendo con sorprendente frequenza la nascita di nuove stelle, la possibilità di vedere nuove galassie e miliardi di esopianeti che forse, un domani, potrebbero essere la nostra nuova casa, se mai l’umanità sarà in grado di resistere tanto a lungo in futuro.

Tuttavia, per arrivare a questo punto, occorrono tantissimi decenni di studi e tante conoscenze che al giorno d’oggi sono solo alla fase sperimentale per un solo soggiorno su un altro corpo celeste, dunque figuriamoci colonizzare un nuovo mondo. Ma anche questa condizione si deve scontrare con l’evoluzione dell’universo stesso, visto che recentemente è stato scoperto che il nostro universo è in continua espansione, dunque in futuro sarà complicatissimo poter viaggiare tra le stelle a noi più vicine, poiché si allontaneranno progressivamente risultando irraggiungibili.

Nuove scoperte sull’Universo, nuove rivelazioni

Universo, cosa sappiamo: le ultimissime
Terra, il nostro pianeta (terraonlus)

Se già oggi questo è praticamente impossibile, non osiamo immaginare quel che sarà in tempi più lontani, dove la tecnologia avrà sicuramente fatto passi da gigante, ma anche il cosmo si sarà allontanato ancora di più: come rivela aerospacecue.it, quando Edwin Hubble scoprì che le galassie si allontanavano da noi, gli scienziati si sono resi conto che questo poteva costituire un problema non di poco conto per i viaggi interstellari, che avrebbero dovuto fare i conti anche con questo ‘problema’ che in un primo momento non era stato calcolato.

In virtù di questa espansione, l’universo osservabile si è ridotto drasticamente, raggiungendo oggi un diametro stimato in 93 miliardi di anni luce, una misura che va oltre ogni umana comprensione. Nonostante vediamo la luce delle stelle che arriva sino a noi, oggi sappiamo che quelle luci hanno viaggiato per 13,8 miliardi di anni da posizioni che oggi sono assolutamente lontanissime rispetto al loro punto di origine.

Nuove scoperte sull’Universo, cosa cambia

Dunque, siamo di fronte a qualcosa di veramente immenso che non sapremo mai se avrà una fine o si estenderà all’infinito, non sappiamo nemmeno se rappresenta l’unico universo o si tratta di uno dei tanti universi di cui si è ipotizzato nel corso degli anni. Oggi noi sappiamo che facciamo parte del super ammasso Laniakea, grande quanto 100mila milioni di volte il Sole e largo 500 milioni di anni luce, dunque solo una piccola frazione dell’universo visibile a noi concessa.

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