Lavoro: in arrivo bonus importanti per incentivare le assunzioni

Incentivi in arrivo per chi assume una certa categoria di persone: scopriamo insieme requisiti e importi che saranno erogati.

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Bonus Lavoro: ecco a chi andranno – terraonlus.it

Dal 1° settembre 2024, il Governo italiano ha introdotto tre nuovi incentivi per favorire le assunzioni di giovani, donne e lavoratori nelle regioni del Mezzogiorno. Queste agevolazioni mirano a creare nuove opportunità di lavoro per le categorie più svantaggiate, promuovendo l’occupazione con sgravi contributivi che arrivano fino al 100% per due anni, e in alcuni casi con deduzioni che possono raggiungere il 130%.

Questo pacchetto di misure fa parte di un piano più ampio volto a rivoluzionare il mercato del lavoro, abbattendo le barriere occupazionali e stimolando la crescita economica nelle aree con tassi di disoccupazione più alti.

Bonus Lavoro: tante novità da conoscere per non perdere una grande opportunità

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Bonus Lavoro – terraonlus.it

Il primo incentivo riguarda i giovani under 35, che troppo spesso incontrano difficoltà nell’entrare nel mondo del lavoro. Questo bonus è destinato a invertire tale tendenza, offrendo ai datori di lavoro privati che assumono con contratti a tempo indeterminato un esonero totale dei contributi per 24 mesi. Tale agevolazione copre fino a 500 euro mensili per ciascun lavoratore, cifra che sale a 650 euro nel caso di assunzioni nelle regioni del Sud Italia, come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Ma il bonus non viene applicato per i contratti di lavoro domestico o di apprendistato. Inoltre, per poter mantenere l’agevolazione, le aziende non devono effettuare licenziamenti nei sei mesi precedenti e successivi all’assunzione. Secondo le previsioni, questo incentivo potrebbe generare circa 60.500 nuovi posti di lavoro nel 2024 e oltre 146.000 nel 2025, contribuendo in modo importante alla riduzione della disoccupazione giovanile.

Sono previsti incentivi anche per le donne. Nel contesto del mercato del lavoro, le donne continuano a essere una categoria penalizzata, con tassi di occupazione più bassi rispetto agli uomini e un divario salariale persistente. Per affrontare queste disuguaglianze, il Governo ha introdotto un bonus specifico per le aziende che assumono donne a tempo indeterminato. Anche in questo caso, l’esonero contributivo sarà del 100% per 24 mesi, fino a un massimo di 650 euro al mese.

Questo incentivo si applica alle donne che non hanno avuto un impiego retribuito regolarmente per almeno sei mesi e sono residenti nelle regioni del Sud, oppure a quelle che non hanno lavorato per almeno 24 mesi, indipendentemente dal luogo di residenza. Inoltre, il bonus viene esteso alle donne impiegate in settori con un tasso di disparità occupazionale di almeno il 25% rispetto agli uomini. Si stima che questa misura possa contribuire all’assunzione di circa 100.000 donne nei prossimi anni, riducendo la disuguaglianza di genere nel mercato del lavoro.

Le Zone Economiche Speciali (ZES), istituite per promuovere lo sviluppo economico nel Sud Italia, saranno il fulcro di un altro importante incentivo. Le aziende che assumeranno persone over 35, disoccupate da almeno 2 anni, potranno avere un esonero contributivo totale per due anni, con un massimo di 650 euro al mese per dipendente. Questo strumento mira non solo a creare nuove opportunità lavorative, ma anche a trattenere e valorizzare il capitale umano nel Mezzogiorno, riducendo il divario economico con il resto del Paese.

Questo incentivo rappresenta un’opportunità di crescita per le regioni del Sud, storicamente afflitte da elevati tassi di disoccupazione. Si prevede che queste misure possano aiutare una ripresa economica nel Mezzogiorno, favorendo l’occupazione stabile e contribuendo al riequilibrio del divario occupazionale tra Nord e Sud Italia.

Le aziende potranno beneficiare di queste agevolazioni fino al 31 dicembre 2025, con l’obiettivo di aumentare il tasso di occupazione nelle categorie più svantaggiate e creare una base solida per la crescita economica del Paese.

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