In questo mese di settembre, l’Assegno Unico subirà una maggiorazione: vediamo nel dettaglio di quali cifre stiamo parlando.
L’Assegno Unico e Universale, introdotto come misura di supporto economico per le famiglie con figli a carico, rappresenta un aiuto importante per gestire le spese legate alla crescita dei bambini. Nel mese di settembre 2024, come confermato dall’Inps, ci saranno alcune novità rilevanti sia in termini di erogazione che di maggiorazioni, con nuove opportunità per molti nuclei familiari.
Assegno Unico e Universale: si cambia a settembre
Come stabilito dall’Inps, l’erogazione dell’Assegno Unico per il secondo semestre dell’anno avverrà a partire dalla metà di settembre. Le date da tenere d’occhio per i pagamenti sono il 17, 18 e 19 settembre 2024. L’importo dell’assegno varia in base all’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) e al numero di figli a carico. Le famiglie che soddisfano specifici requisiti, inoltre, riceveranno delle maggiorazioni fino a 100 euro.
Nello specifico, l’Assegno Unico è un sostegno economico universale, cioè destinato a tutte le famiglie con figli a carico di età inferiore ai 21 anni. Nel caso in cui si abbiano figli disabili, il contributo viene erogato senza limiti di età. Gli importi variano a seconda dell’ISEE familiare e del numero di figli:
- Le famiglie che hanno un ISEE superiore a 45.574,96 euro, o che non presentano l’ISEE, avranno un importo minimo di 57 euro per figlio.
- Per le famiglie con ISEE inferiore a 17.090,61 euro, il massimo importo per ogni figlio può arrivare fino a 199,4 euro.
Una delle novità più importanti per settembre riguarda l’aumento dell’importo del sussidio per le famiglie con più di due figli. In questo caso, l’Assegno Unico sarà maggiorato di un importo mensile variabile tra 15 e 85 euro per il terzo figlio, sempre in base all’ISEE. Le famiglie con più di quattro figli a carico, invece, potranno beneficiare di una maggiorazione forfettaria di 100 euro.
Inoltre, ci sono anche altri aumenti:
- Figli di età inferiore ad un anno: l’Assegno Unico sarà aumentato del 50% per i neonati.
- Figli disabili: a seconda della gravità della disabilità, sono previsti aumenti specifici per garantire un sostegno adeguato.
- Madri under 21: le mamme di età inferiore ai 21 anni avranno un importo maggiorato.
Se entrambi i genitori lavorano ed hanno figli minorenni, l’aumento sarà di 30 euro al mese per ogni figlio, a condizione che l’ISEE sia pari o inferiore a 15.000 euro. Per le famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro, ci sarà un aumento transitorio.
Come si richiede l’Assegno Unico e Universale?
L’Assegno Unico può essere richiesto tramite domanda all’Inps. Nel caso in cui la domanda sia stata presentata per la prima volta, il pagamento partirà nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione. I requisiti necessari per accedere all’Assegno Unico sono i seguenti:
- Deve essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea, oppure un familiare con diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente;
- Deve essere cittadino di un Paese non appartenente all’UE e in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo per residenti UE;
- Deve possedere un permesso unico di lavoro che consenta lo svolgimento di un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, oppure un permesso di soggiorno per motivi di ricerca con autorizzazione a soggiornare in Italia per più di sei mesi;
- Deve essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- Deve avere residenza e domicilio in Italia;
- Deve essere stato residente in Italia per almeno due anni, anche non consecutivi, oppure avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata di almeno sei mesi.
L’Assegno Unico verrà abolito?
Nelle ultime settimane sono circolate voci su una possibile abolizione dell’Assegno Unico. Ma il Governo ha smentito queste indiscrezioni, affermando che l’Assegno Unico non sarà abolito, ma potrebbe essere rimodulato o corretto per adeguarsi alle indicazioni europee. Eventuali modifiche, però, non dovrebbero entrare in vigore prima del prossimo anno. Pertanto, per il momento, le famiglie possono contare su questa misura di sostegno economico senza cambiamenti significativi.
L’Assegno Unico rappresenta una risorsa fondamentale per molte famiglie italiane, e le maggiorazioni previste per settembre offrono un ulteriore supporto per chi ha più figli o si trova in condizioni economiche particolarmente difficili.