Cos’è il rinforzo positivo e come usarlo: nello sport diventa fondamentale per cercare di ottenere dei risultati ottimali.
Nello sport, come nella vita, vivere un contesto sano e sereno aiuta a migliorare le prestazioni (e vivere meglio). Affinché questo accada, ci devono essere dei valori e delle condizioni tali in cui ci sia unità d’intenti, si ama ciò che si fa e ci sia lo spirito giusto e collaborazione con il gruppo di lavoro. Per ottenere ulteriori benefici nello sport, lo psicologo Burrhus Skinner è stato il primo a comprendere come il comportamento umano cambia a seconda del contesto e dell’ambiente. Nasce così il concetto di rinforzo positivo e negativo, spiegato dal professor Aldo Grauso, docente di Psicologia dello Sport e componente della commissione medico scientifica FIGC della Lega di Serie B e LND.
Come riporta ‘Gazzetta.it’, le parole del luminare sostengono che il rinforzo positivo stimola maggior fiducia nelle proprie capacità, un incoraggiamento continuo che crea delle consapevolezze nel saper fare o gestire una situazione o un gesto tecnico, se rapportato allo sport. La capacità di sentirsi sicuri e capaci viene premiato e valorizzato con il raggiungimento dell’obiettivo, che fa si che la persona si sente in grado e pienamente consapevole di riuscire nel suo intento.
Il concetto di rinforzo positivo è particolarmente importante in condizioni di preoccupazione, ansia, difficoltà, pensieri negativi; questo appare particolarmente stimolante e di grande aiuto, soprattutto se a farlo è una persona che ha un forte impatto su chi ne ha bisogno. Il rinforzo negativo, al contrario, rischia di deprimere ulteriormente l’umore e i pensieri della persona in difficoltà, che non si sentirà in grado e avrà ulteriori complessi e criticità nell’affrontare una specifica situazione.
Nello sport esistono vari tipi di motivazioni, tra cui l’onore di indossare la fascia di capitano, che dovrebbe trasmettere autostima e motivazione di per sé, e la possibilità di ottenere un bonus economico, un plus che stimola l’atleta a fare sempre meglio. L’allenatore, oltre a scegliere il capitano, induce dei feedback ad ogni sessione e ad ogni esercizio, nella maniera di tenere sempre tranquilli e sereni i propri giocatori anche durante l’errore e nei momenti difficili.
Come rivela il sito, spostare l’attenzione dai fattori esterni aiuta i componenti del gruppo a gestire meglio la tensione, dunque a concentrarsi esclusivamente sulla prestazione. Il binomio motivazione-prestazione diventa indissolubile per migliorare le proprie performance, al fine di portare il giocatore verso un livello sempre più alto, non solo dal punto di vista fisico ma soprattutto mentale, il vero segreto dei giocatori d’élite.
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