Chi ha vinto gli IgNobel 2024: i premi più particolari di sempre

IgNobel 2024, i premi alle ricerche più stravaganti e particolari. Quali sono gli studi cui sono andati i riconoscimenti.

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Mucca, uno studio sui bovini premiato all’IgNobel (terraonlus.it)

Il motto di questi incredibili premi è già una dichiarazione d’intenti: la scienza che prima fa ridere e poi fa pensare. Si perché queste ricerche assolutamente bizzarre non è arro che poi conducano a risultati sorprendenti, come all’ilarità lasciano il passo alla sorpresa. Lo scopo della kermesse è tutt’altro che ridicolo. Si tratta di stimolare l’interesse del grande pubblico verso la medicina, la scienza e la tecnologia, partendo da basi solidissime.

Infatti i vincitori sono selezionati in virtù di articoli pubblicati anche su riviste autorevoli. Non ci sono dei premi in denaro, come avviene al Nobel vero e proprio. I vincitori hanno l’occasione di presentare le loro ricerche in lezioni informali al MIT (Massachusetts Institute of Technology), uno degli istituti scientifici più prestigiosi del mondo. Ma vediamo le ricerche selezionate quest’anno.

IgNobel 2024, quali sono le ricerche tutte da ridere

MIT
La prestigiosa sede del MIT, dove si premierà l’IgNobel (terraonlus.it)

La prima delle ricerche citate è quella del noto psicologo Burrhus Skinner (qui potete leggere riguardao un altro contributo di questo studioso) convinto che i piccioni possono essere usati per scopi militari. I volatili sono in grado di riconoscere un obiettivo, dietro ricompensa di cibo, e quindi guidare una bomba al bersaglio.

Altra interessante ricerca quella di due botanici, Jacob White e Felipe Yamashita, che hanno scoperto come la Boquila trifoliolata sia dotata di mimetismo, cioè sia in grado di imitare le foglie di altre piante a lei vicina, attraverso un sistema di visione botanica. Anche se sono di plastica! Se volete sapere qualcosa di più sulle vostre piante, leggete questo articolo.

Importante ricerca premiata quella di una serie di ricercatori cileni e francesi che si sono impegnati a studiare come girano i capelli nei due emisferi del pianeta. Hanno individuato i fattori genetici e ambientali alla base del verso delle spirali dei capelli. Altro premio per la medicina e in particolare per la ricerca tedesca che mette in risalto come gli effetti collaterali di un farmaco, anche negativi sui pazienti, possano migliorare l‘efficacia del trattamento.

Ora una delle ricerche più bizzarre. Alcuni ricercatori statunitensi e giapponesi hanno scoperto le potenzialità di ossigenazione del sistema enterale. O per meglio dire le possibilità di respirazione dell’ano. Le sperimentazioni animali hanno dimostrato che la somministrazione per via rettale di ossigeno può migliorare l’insufficienza respiratoria.

Un altro esperimento citato per gli IgNobel è quello di una serie di scienziati europei che hanno affrontato gli studi della probabilità con il lancio della monetina (ben350mila volte). È emerso che tende a cadere un po’ di più nel lato in cui è stata lanciata, circa il 51%. Per la chimica ha prevalso lo studio sui vermi ubriachi o meglio i vermi sono usati, in presenza o meno di alcol, come modelli per il comportamento di polimeri attivi.

Altra interessante ricerca di demografia sui centenari e le regioni dalla quali provengono. Secondo lo studioso inglese Saul Justin Newman, i centenari provengono nella maggior parte dei casi regioni povere, con criminalità elevata e sanità scarsa, e con basse speranze di vita. Quindi i super centenari dipendono solo da errori anagrafici, considerando la difficoltà di reperire i certificati di nascita di questi super centenari.

Infine un riconoscimento per la biologia. In particolare per lo studio sulle modalità di espulsione del latte da parte delle mucche e le condizioni ambientali che le modificano. Uno studio vecchio decenni ma che certamente andava premiato.

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